L’attrice prescelta tra numerosi candidati nell’ intento di risollevare le sorti del Teatro
«Lo porto in Europa!» - avrebbe esclamato come primo commento la neoeletta direttrice del Teatro Biondo di Palermo, raggiante per l’incarico appena intrapreso: un ambizioso proposito che testimonia la spavalda energia creatrice di Pamela Villoresi, talento puro e precocissimo di notevole esperienza, con i migliori requisiti per assolvere al complesso ruolo di indirizzo nel prossimo quinquennio 2019- 2023.
«Pamela Villoresi non solo esprime e riassume un curriculum artistico di grande spessore»- riflette il Presidente del Teatro, prof. Giovanni Puglisi - «ma anche racconta, con la sua vita culturale, per intero svolta nel teatro, per il teatro e per altre forme di spettacolo alle quali si è dedicata, e con la sua reputazione professionale, una storia d’amore teatrale affascinante e insieme carica di suggestioni e promesse».
La stimolante scommessa prospettata dal CdA alla nuova dirigente riguarda infatti la rigenerazione dell’Ente nel segno della qualità artistica: si spera così di potenziare il percorso già intrapreso dal direttore uscente Roberto Alajmo, che lo stesso Puglisi ringrazia «per la sua attività di programmazione e di guida» e per «l’impronta di novità e di rilancio a valle di una lunga stagione difficile e complessa» che hanno reso il Biondo un punto di riferimento dalla marcata vocazione sperimentale.
Il Teatro Biondo e la cultura senza confini
In tempi non semplici per il teatro di prosa, gli amministratori del Biondo intendono investire sull’intensificazione del rapporto di fiducia con gli spettatori facendo leva sulla proposta di spettacoli originali e di valore, la parte più significativa della produzione drammaturgica internazionale.
Questa necessaria premessa si accompagna al legittimo desiderio di un adeguato riconoscimento formale per il Biondo, che mira ad «allargare sempre di più il successo del Teatro nell’opinione e nel gradimento della città e di tutto il territorio culturale siciliano di riferimento» - recita la nota informativa diramata dall’Ente dopo l’elezione della Villoresi- «puntando finalmente al riconoscimento del Teatro Biondo quale Teatro Nazionale, come merita la sua storia, il suo prestigio artistico e l’impegno fin qui profuso da tutti i suoi protagonisti e operatori».
Pamela Villoresi: una vita in favore dell’arte
Musa prediletta di Giorgio Strehler, appena diciottenne Pamela Villoresi approdò al Piccolo Teatro di Milano, iniziando una folgorante avventura tra palcoscenici e set di mezzo mondo secondo innumerevoli ruoli: attrice, regista, interprete di prosa e musicale, direttrice di Festival internazionali. Lo sterminato cv dell’attrice, indice di passione innata e persistente, testimonia una sensibilità non comune nella scelta del repertorio nonché una propensione al confronto interculturale presto tradottasi nella collaborazione della Villoresi con Jack Lang alla fondazione dell’Unione dei Teatri d’Europa.
Lascia ben presagire - non solo per il futuro del Teatro Biondo di Palermo - l’elevato compito identitario e democratizzante attribuito al messaggio artistico dall’attrice toscana, secondo cui «la cultura è il nutrimento dell’anima e dell’intelletto, persone ben coltivate sanno dare risposte più adeguate ai problemi della vita e della storia», al punto da aver identificato la propria missione di attrice nella capacità di comunicare emozioni senza risparmio di forze, portando «la cultura nei posti più decentrati» e facendola «amare anche dai più reticenti».